Il progetto ha visto una ampia movimentazione a diversi livelli:
- 360 ragazz* – residenti nei Comuni di Breganze, Caltrano, Carrè, Chiuppano, Fara Vicentino, Malo, Marano Vicentino, Piovene Rocchette, Santorso, San Vito di Leguzzano, Sarcedo, Thiene, Zanè, Zugliano – che in queste 6 settimane si sono presi cura del proprio territorio;
- 21 tutor, giovani dai 20 ai 30 che hanno partecipato alla formazione e hanno poi affiancato le squadre di ragazze e ragazzi;
- 43 handywomen e handymen, volontarie e volontari adulti che hanno insegnato ai ragazzi competenze tecniche e artigianali;
- 14 Comuni aderenti nell’Alto Vicentino, con Sindaci e Assessori che hanno voluto riconoscere la fatica ai ragazzi consegnando personalmente l’attestato e i buoni;
- 30 sponsor che hanno supportato l’iniziativa;
- 23 negozianti dei 14 diversi territori che hanno dato la loro disponibilità a partecipare al progetto attraverso l’emissione dei buoni fatica;
- la comunità che ha premiato l’impegno dei ragazzi con parole di apprezzamento e gesti di riconoscimento.
IL PROGETTO
“Ci sto? Affare Fatica!”, una grande azione collettiva di cura dei beni comuni e di cittadinanza attiva, si è conclusa nell’Alto Vicentino il 1 agosto 2025. Il progetto, coordinato dalla Cooperativa Radicà, si è svolto grazie alla sinergia e ai contributi dei Comuni di Breganze, Caltrano, Carrè, Chiuppano, Fara Vicentino, Malo, Marano Vicentino, Piovene Rocchette, Santorso, San Vito di Leguzzano, Sarcedo, Thiene, Zanè e Zugliano, con il supporto di BCC Veneta e di diverse aziende del territorio.
“Ci sto? Affare Fatica!” è un progetto di comunità che ha visto attivarsi, per 6 settimane, una moltitudine di cittadini di diverse età, giovanissimi, giovani, adulti (e adulti di ieri).
L’intento è stato quello di stimolare i ragazzi a diventare protagonisti attivi per la cura del proprio territorio, valorizzando al meglio il tempo estivo, attraverso attività concrete di cittadinanza attiva e cura dei beni comuni, affiancati e accompagnati dalla comunità adulta locale.
ATTIVITA’
I 360 giovani partecipanti, dai 14 ai 19 anni, hanno allenato la propria cittadinanza – dal 23 giugno al 1 agosto 2025 dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30 in svariate attività settimanali di cura del bene comune:
- a Breganze: sistemazione di tavole da sagra della Pro Loco, sistemazione delle casette in legno dei Commercianti, tinteggiatura dei muri esterni della palestra e interni dell’Unione Montana, sistemazione della ringhiera dell’asilo a Mirabella;
- a Caltrano: sistemazione e ritinteggiatura di panchine di cui una rossa realizzata in collaborazione con l’associazione “Città Visibili” e gli alpini;
- a Carrè: sistemazione e tinteggiatura della staccionata che affianca la ciclabile;
- a Chiuppano: sistemazione e tinteggiatura della recinzione delle scuole elementari;
- a Fara Vicentino: creazione di decori nell’angolo bambini della biblioteca, organizzazione e catalogazione di libri;
- a Malo: rifacimento delle linee del campo da basket e tinteggiatura del muro che costeggia lo stadio, tinteggiatura del muro esterno delle scuole di secondo grado “Ciscato”;
- a Marano Vicentino: tinteggiatura di aule e muri esterni della scuola secondaria di I grado, ritinteggiatura dell’anfiteatro;
- a Piovene Rocchette: sistemazione e ritinteggiatura di tavoli, panche e gazebo in legno;
- a San Vito di Leguzzano: sistemazione delle attrezzature e della staccionata del parchetto di Via Sottobroli, potatura di alcune erbacce e raccolta della sporcizia; elaborazione di regole e buone pratiche di utilizzo del parchetto;
- a Santorso: scartavetrato e riverniciato i gazebi di piazzale Baden Powell e del Grumo;
- a Sarcedo: riverniciatura della ringhiera dell’Ufficio Tecnico Comunale e degli impianti sportivi, sistemazione delle linee del campo da basket e delle panchine al Parco Concordia, tinteggiatura delle stanze presso la Biblioteca Civica;
- a Thiene: tinteggiatura delle scuole medie Bassani, sistemazione e tinteggiatura di arredi dell’Officina Giovani;
- a Zanè: pulizia e sistemazione delle aiuole, ritinteggiatura delle panchine, sistemazione del sentiero fitness del parco Santa Rosa, tinteggiatura delle staccionate e delle panchine e tavoli presenti all’interno del parchetto adiacente gli impianti sportivi;
- a Zugliano: pulizia e riqualificazione dei gradoni con pitture e decorazioni a tema sportivo, naturale e musicale dell’Anfiteatro a Centrale, manutenzione e restauro di panchine nei parchi giochi a Centrale, tinteggiature della sala riunioni della Casa delle Associazioni a Grumolo e delle aule della scuola secondaria a Zugliano.
I SIGNIFICATI DELL’ESPERIENZA
I luoghi attraversati dal progetto riacquistano bellezza, ritornando accoglienti per tutta la comunità.
I ragazzi diventano consapevoli del valore dei beni comuni e a fine settimana i loro occhi mostrano soddisfazione e felicità per aver reso il proprio territorio un posto migliore e più accogliente; migliorano la capacità di lavorare in squadra collaborando e supportandosi, anche aiutando qualche compagno con disabilità/in difficoltà. Aumenta il senso di appartenenza alla propria comunità grazie alla fatica fatta durante la settimana e la consapevolezza di quanto sia importante preservare per mantenere al meglio spazi e luoghi pubblici.
Alcuni di loro riportano: “tutti abbiamo operato per un fine comune, non si opera individualmente ma tutti si danno una mano”; “questa esperienza mi ha fatto crescere e ho fatto del bene alla comunità”; “in compagnia e collaborando abbiamo imparato cose nuove”; “ho fatto nuove amicizie e contribuito a rendere l’ambiente più bello per tutti”.
I genitori raccontano la soddisfazione nel vedere i propri figli più maturi e arricchiti da questa esperienza: hanno conosciuto nuove persone stringendo nuove amicizie tra coetanei e relazioni di stima reciproca con gli adulti del progetto, imparato a lavorare in gruppo, sviluppato capacità manuali e aumentato la consapevolezza del rispetto per i beni di tutti. Numerosi sono i feedback entusiasti che abbiamo raccolto e i ringraziamenti arrivati per la partecipazione dei figli al progetto.
La comunità adulta che passava durante le mattine di lavoro ha gratificato i ragazzi ringraziando o in alcuni casi portando merende! Gli handyman che hanno accompagnato il lavoro di questi giovani hanno riscoperto il gusto di condividere spazi e tempi con questi giovani che “la pensano diversamente da noi adulti però hanno buone idee da applicare”. I volontari adulti affermano che “in realtà il divario tra noi è meno grande di quanto si pensi!”.
In sintesi un progetto che anche quest’anno ha dimostrato di contribuire ad accrescere il senso di comunità di tutti gli attori coinvolti, il sentirsi parte di una collettività composta da persone di varie età (ragazzi, tutor, handyman) che collaborano grazie al supporto di tante persone e realtà del territorio per il bene comune.
Un’esperienza positiva che può riaccendere la speranza e la fiducia.