Ritorna il Social Day: 400 ragazzi impegnati nel thienese!

Ci siamo! Venerdì 8 aprile Social Day 2022 giunge alla 15ª edizione! Dopo due anni di attività ridimensionate per la pandemia, si riparte finalmente con il Social day storico, quello fatto di lavori concreti e di relazioni dirette fra partecipanti e i luoghi della comunità che li ospitano.

Partendo dalla consapevolezza che “ciò che non si rigenera, degenera”, siamo pronti ad un anno zero, un anno di ripartenza, un Social Day che si rinnova!

Il Social Day è un percorso di cittadinanza attiva, gestito e realizzato da giovani e prevede:

  • la formazione sui temi dei diritti, della pace e della giustizia;
  • una giornata finale, il Social Day, in cui lə ragazzə realizzano un’attività presso imprese, privati, oratori, associazioni o altri ambienti, disponibili a farli lavorare e a offrire loro una ricompensa per il loro impegno.

I fondi vengono destinati a 4 progetti di cooperazione scelti dallə ragazzə stessə (ogni progetto riceve il 22,5% della somma raccolta; il restante 10% andrà a finanziare un progetto individuato di comune accordo con gli altri board del Social Day).

La finalità del Social Day è, quindi, raccogliere fondi da destinare a progetti di cooperazione. Ma è anche, e soprattutto, promuovere, in una giornata simbolica, l’azione di una comunità sensibile in cui le giovani generazioni “chiamano” il territorio ad attivarsi in iniziative solidali, attraverso modalità ispirate allo sporcarsi le mani e al fare insieme.

 

Venerdì 8 aprile 2022 a livello locale viene coordinato per il territorio di Thiene dalla Cooperativa sociale Radicà. Per il territorio di Thiene la cooperativa Radicà, che coordina anche il Progetto Giovani del Comune di Thiene, ha coinvolto le seguenti scuole:

  • l’Istituto Tecnico Economico e Tecnologico “A. Ceccato” di Thiene;
  • il Liceo “F. Corradini” di Thiene;
  • l’Ipsia “Garbin” di Thiene.
  • l’ ITT “G.Chilesotti”di Thiene;

 

Inoltre, parteciperanno anche alcuni gruppi informali e realtà giovanili tra cui:

  • i ragazzi del Progetto Giovani di Thiene, promosso dal Comune di Thiene, che svolgeranno il lavoro di tinteggiatura del trenino al Parco giochi al Bosco
  • i ragazzi del Progetto Giovani di Breganze, promosso dal Comune di Breganze, che faranno una pulizia nei parchi.
  • i ragazzi del Progetto Giovani di Lugo, promosso dal Comune di Lugo.
  • i ragazzi del Progetto Giovani di Zugliano, promosso dal Comune di Zugliano.
  • I ragazzi del Progetto Giovani di Santorso, promosso dal Comune di Santorso, che faranno una pulizia nel Parco del Grumo e la sistemazione di 2 panchine nel parcheggio adiacente

 

Circa 400 studenti delle scuole superiori che hanno aderito al progetto saranno impegnati in diversi lavori che loro stessi si sono trovati: bar, edicole, negozi, aziende, supermercati, abitazioni, sedi di associazioni, parchi. Altri lavori saranno offerti da alcune realtà del territorio come Amministrazioni Comunali, Associazioni e Cooperative Sociali che impegneranno gruppi di ragazzi nella pulizia e sistemazione delle aree verdi, nel riordino dello stabile della stazione, nella tinteggiatura di sale. Numerosi studenti sono stati attivi durante tutto l’anno scolastico per promuovere e organizzare il progetto attraverso gli “staff social day”.

Nel corso dell’anno scolastico sono state svolte le seguenti attività:

  • promozione del progetto all’interno della scuola attraverso gli incontri di sensibilizzazione;
  • formazione degli Staff SOCIAL DAY , un gruppo di studenti che ha coordinato le attività del progetto all’interno della propria scuola, occupandosi in particolare della promozione, della scelta dei progetti da finanziare, della raccolta delle iscrizioni e delle offerte, delle relazioni con gli altri staff delle scuole thienesi;
  • percorsi di formazione ed informazione sui temi della cittadinanza attiva, della pace e della giustizia rivolti agli studenti partecipanti agli Staff Social day;
  • la costituzione del Board, tavolo che riunisce i singoli staff (composti ognuno da 5-10 studenti) attivati nelle singole scuole superiori di Thiene, con l’intento di favorire lo scambio di opinioni e promuovere un maggiore protagonismo da parte degli studenti nella gestione degli aspetti logistici, organizzativi, formativi del progetto.
  • Partecipazione di alcuni referenti delle scuole thienesi al Network team, gruppo interterritoriale (con presenze di delegazioni di studenti a livello nazionale) responsabile della governance del progetto, simbolo di una promozione sempre più forte della partecipazione dei giovani nell’organizzazione e realizzazione dell’intero percorso;
  • partecipazione di alcune ragazze a SAME –Solidarity Action Day Movement in Europe (la rete di organizzazioni giovanili europee) che offre formazione e istruzione organizzando scambi di buone pratiche per i giovani.

 

 

Per informazioni: Glenda Bonaguro laboratori@radicaonlus.it tel. 3273352106

 

PROGETTI FINANZIATI DAL SOCIAL DAY 2022 Area Vicenza

  1. Pardada Pardadi Revolution – Women for freedom – India

Il progetto interviene in uno dei villaggi di Anupshahar nella regione dell’Uttar Pradesh (India), uno dei territori dove il tasso di discriminazione nei confronti delle donne è tra i più allarmanti del Paese (che già si colloca nelle ultime posizioni del ranking mondiale del Global Gender Gap). Qui le donne hanno il più basso tasso di aspettativa di vita in India, visto che la violenza che viene inflitta loro da mariti, padri e famigliari ha registrato tassi allarmanti (oltre il 34% compresi casi di femminicidio perché le famiglie non hanno versato la dote promessa). Qui il 40% dei matrimoni avvengono per le ragazze ad un’età inferiore ai 15 anni A livello culturale infatti, la maggior parte delle famiglie continua a considerare le figlie femmine come un peso: ovvero come un investimento a perdere (tanto a livello economico, quanto educativo) perché quando sposate diventeranno di “proprietà” della famiglia dello sposo. Di qui la necessità di supportare una vera e propria “rivoluzione culturale”, facendo perno sulle famiglie di origine per garantire a 30 bambine e ragazze l’accesso al diritto all’educazione e farle diventare motore dello sviluppo rurale dell’area e modello per l’intero Paese.

 

  1. Casa Willjtata - La casa sull’albero – Bolivia

Il progetto Casa Willjtata si pone come obiettivo quello di valorizzare prodotti agricoli tradizionali locali per inserirli in una politica di sviluppo alternativo alla produzione illegale di foglie di coca. Per fare ciò si vuole creare un centro di formazione in cui i giovani della zona, oltre che le ragazze levate dal mondo della prostituzione, possano sviluppare forme di apprendimento capaci in futuro di generare risorse che garantiscano prospettive economiche, di autonomia e di una vita salutare e sostenibile. La realizzazione del progetto sarà possibile grazie alla creazione di un lavoro di rete con varie realtà della zona.

  1. Lo possiamo fare! – Occhi Aperti – Brasile

La finalità del progetto è quella di proteggere la foresta favorendo la permanenza dei giovani indios nella loro terra. Questo si realizzerà attraverso due fasi di lavoro simultanee: la prima parte consiste nel fornire alla popolazione indigena il cibo comunitario per mantenere vivi i riti; la seconda parte consiste nel fornire gli utensili indispensabili per ricavare appezzamenti di terra per poter coltivare riso, manioca, granturco e patate e di conseguenza favorire l’autonomia. In cambio della fornitura di cibo comunitario per i riti verrà richiesta la produzione di artigianato e la sua vendita. La produzione di artigianato avviene all’interno del Wy-Ty, una capanna destinata al ritrovo dei giovani indios. Sostenere la produzione dell’artigianato significa dunque sostenere anche la casa di cultura fondamentale per l’organizzazione dei riti. Supportare i Kraho nel loro territorio consente la tutela ambientale della foresta e della biodiversità, essendo loro gli unici suoi protettori.

  1. Artemisia: la forza delle piante e delle donne – Macondo – Messico

In Chiapas, a causa della povertà, gli ambulatori di salute pubblica sono carenti e vengono a mancare i servizi specializzati, in particolar modo rispetto alla salute delle donne. Anticamente la popolazione indigena si curava con la medicina naturale di cui si è persa, in parte, la tradizione. La nostra realtà “casa Ghandi”, in collaborazione con la popolazione locale, si sta impegnando a riscattare l’uso delle piante medicinali come base della salute comunitaria. Il progetto realizza laboratori formativi sulla ginecologia naturale rivolti a ragazze adolescenti e giovani donne con la partecipazione di donne adulte e anziane indigene, garantendo un contesto di confronto intergenerazionale. Qui le ragazze imparano a preparare prodotti erboristici con cui accompagnare in forma preventiva e curativa i vari aspetti della salute personale. Alla fine del percorso svolgeranno il ruolo di promotrici locali della salute della donna.

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